Blu e le Mani a Ciambella

Siete pronti a scoprire un mondo dove i colori danzano e le emozioni prendono vita? In questo affascinante episodio, vi porteremo nel cuore di una storia incantata ispirata a un disegno misterioso, dove un piccolo eroe con un grande sorriso si avventura oltre i confini dell'immaginazione.

AMICIZIA

In fondo al bosco, laggiù nel blu,

viveva un buffetto chiamato… Blu!

Un esserino alto e snello,

con un buffo cappello rotondo e bello.

Aveva due occhi grandi e sinceri,

orecchie piccine come fiori leggeri.

Ma ciò che stupiva chi lo incontrava

erano le mani… nessuno le aveva!

Niente dita, unghie o pollici grossi:

ma cerchi intrecciati, come bei mosti.

“Che mani buffe!” dicevan ridendo,

ma Blu andava avanti, sempre sorridendo.

Ogni mattina usciva a cantare,

tra rami, farfalle e noci da assaggiare.

Ballava coi fiori, parlava al vento,

faceva del bosco il suo passatempo.

Un giorno d'autunno, tra foglie d’oro,

sentì un singhiozzo dietro un alloro.

Era la Lunetta, piccola e rosa,

una volpina magica, molto pensosa.

— “Che succede, amica? Hai preso paura?”

chiese Blu dolce, con voce sicura.

— “Ho perso la mia palla-luce brillante…

senza di lei, la notte è tremante!”

Blu fece un inchino, poi disse deciso:

— “Niente paura, sarà un bel sorriso!”

E via si lanciò tra foglie e felci,

scavalcando radici con salti veloci.

Frugò tra i cespugli, guardò tra le rocce,

scoprì tane buie, attraversò le docce.

Finché vide un luccichio in un fosso profondo,

tra spine pungenti e un cespuglio tondo.

Era la palla! Ma era incastrata,

tra rami secchi e terra bagnata.

Blu ci provò: la spinse, la prese…

ma quelle sue mani fan poca presa.

— “Non ho dita forti, non riesco a tirare!”

sospirò Blu, senza abbandonare.

Poi chiuse gli occhi, pensò alla volpina,

e un’idea gentile gli accese la testolina.

Con mani ad anello formò un passaggio,

spostò con dolcezza ogni piccolo ostaggio.

Toccò le spine come fa la rugiada,

e la palla-luce si liberò, incantata!

— “Trovata!” gridò, tornando felice,

mentre Lunetta rideva felice.

— “Per te!” disse Blu, con voce sincera,

e la palla brillò come primavera.

— “Ma… come hai fatto?” chiese sorpresa.

Blu rispose con calma e dolcezza accesa:

— “Le mani che ho non sono perfette,

ma sanno aiutare chi ha cose strette.”

E da quel giorno, nel bosco incantato,

ogni creatura, da grande a piccino amato,

andava da Blu per un gesto gentile,

sapendo che lui portava il più bello dei mille:

Non forza o potere, né artigli o magia…

ma cuore, pazienza e fantasia.

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